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Portare il gioco in azienda: se ne parla molto, ma c’è altrettanta confusione.       

C’è chi lo associa a quiz leggeri, chi a videogame complessi, chi lo riduce a una moda passeggera. La verità è che il gioco può diventare uno strumento potente di valutazione, se si conoscono le tipologie e le loro caratteristiche

Questa guida ti aiuta a orientarti tra le tipologie principali, con esempi concreti di applicazione e spunti rapidi che ti aiutano a distinguere un puzzle cognitivo da una simulazione di leadership

Vuoi la cornice generale su dati, logiche e pro/contro?

Leggi anche il nostro articolo sul Game – Based Assessment/blog/game-based-assessment.

Perché una guida alla scelta

  • Le classificazioni internazionali non sono univoche: provider e paper usano tassonomie diverse.
  • Il punto non è la “famiglia” di gioco, ma cosa misuri e in quali condizioni (tempo, stress, collaborazione, feedback).

Le tipologie principali a confronto

Qui trovi una serie di categorie funzionali: descrivono che cosa il gioco misura o simula.

1. Cognitive Games

Valutano abilità come memoria, ragionamento numerico, riconoscimento di schemi, problem solving.

Esempi concreti

  • Pipe Puzzle: gioco di ragionamento spaziale che testa pianificazione e attenzione.
  • Motion Challenge: sfida che misura ragionamento spaziale e controllo del tempo.

Questi giochi funzionano come una “palestra mentale”: in pochi minuti mostrano come una persona affronta pressioni logiche e scelte rapide.

Tavola disegno 1 SKIMUP La piattaforma di Assessment e Formazione ElearningKey takeaway
Attenzione: i giochi cognitivi rischiano di misurare anche la familiarità con i videogiochi. Serve calibrare bene difficoltà e tempo.

2. Behavioural Games

Portano in superficie comportamenti sociali e dinamiche di gruppo: collaborazione, leadership, gestione conflitti.

Esempi concreti

  • Team puzzle digitale: costruzione collaborativa con informazioni incomplete distribuite ai partecipanti.
  • Espionage!: gioco di deduzione collaborativa utile per osservare negoziazione e comunicazione.

Qui non conta solo la soluzione finale, ma il processo: chi prende l’iniziativa, chi ascolta, chi trova mediazioni.

Tavola disegno 1 SKIMUP La piattaforma di Assessment e Formazione Elearning Key takeaway
L’osservazione in tempo reale del comportamento riduce bias e auto-percezioni non realistiche.

3. Emotional Intelligence Games

Allenano l’occhio e la mente su empatia e regolazione emotiva.

Esempi concreti

  • Giochi che chiedono di riconoscere micro-espressioni facciali.
  • Simulazioni di feedback a un collega con diverse opzioni di tono e contenuto.

Sono utili a osservare non solo cosa viene detto, ma come: sfumature emotive e capacità di regolare la comunicazione.

4. Situational Judgment / Scenario-Based Games

Il partecipante affronta dilemmi realistici con più soluzioni possibili.

Esempi concreti

  • Scenario customer care: risposta a un cliente insoddisfatto.
  • Gestione progetto: scelte tra priorità, risorse e tempi.

La forza di questi giochi sta nel mostrare non solo la decisione presa, ma il percorso che porta a quella scelta.

Tavola disegno 1 SKIMUP La piattaforma di Assessment e Formazione Elearning Key takeaway
Gli SJT sono ottimi predittori del comportamento sul lavoro, ma richiedono un design accurato delle opzioni di scelta.

5. Simulation / Job-Simulation Games

Replicano processi e ambienti di lavoro reali.

Esempi concreti

  • Simulazione di magazzino: gestione risorse, tempi e priorità operative.
  • Guida virtuale per trasporti/logistica: valutazione di attenzione e gestione del rischio.

Sono l’equivalente di un “test drive”: permettono di osservare come una persona agisce in un contesto che ricalca la realtà.

Tavola disegno 1 SKIMUP La piattaforma di Assessment e Formazione Elearning Key takeaway
Le simulazioni sono le più vicine al lavoro reale, ma anche le più costose da sviluppare e mantenere.

Tipologie di GBA: come interpretare le classificazioni più diffuse

Oltre alle categorie funzionali, esistono etichette di design che descrivono come è stato costruito il gioco.

1. Gamified Assessment

Test tradizionali arricchiti con punteggi, timer, badge.

Qui trovi un nostro approfondimento  → /blog/gamification nell’assessment.

Esempi concreti

  • Quiz logici con sistema di livelli e classifiche
  • Test psicoattitudinali in formato “mobile game”

Pensali come un “vestito nuovo” per vecchi test: il cuore rimane lo stesso, ma l’aspetto è più accattivante e aumenta la motivazione.

Nel Digital learning piattaforme come SKIMUP introducono meccaniche tipiche della gamification nel processo di assessment:

– Sfide tra colleghi → per rendere l’esperienza interattiva e competitiva in senso positivo.
– Classifiche dinamiche → che stimolano motivazione e partecipazione continua.
Sviluppo della resilienza → gli utenti imparano a confrontarsi in modo costruttivo.
Valutazione attraverso confronto diretto → le sfide 1vs1 rendono la misurazione più coinvolgente e memorabile.  

2. Gamefully Designed Assessment

Giochi nativi progettati apposta per valutare, con narrativa e meccaniche integrate.

Esempi concreti

  • Balloon Analogue Risk Task (BART): gioco progettato per misurare il rischio e la propensione alla decisione
  • Makahiki: è un framework open source utilizzato per costruire serious games e gamified interventions focalizzati principalmente sui comportamenti di sostenibilità e cambiamenti comportamentali.

Sono i più immersivi e coinvolgenti: non aggiungono il gioco a un test, ma trasformano il test in un vero gioco. Richiedono però solide evidenze psicometriche per garantire che l’esperienza ludica produca dati validi.

3. Playful Games / Team Games

Giochi convenzionali adattati a scopo valutativo, meno formali ma utili a osservare dinamiche.

Esempi concreti

  • Art Heist: gioco collaborativo di enigmi, utile per testare comunicazione e creatività
  • Marshmallow Challenge: costruzione di una torre con materiali limitati, per osservare problem solving e dinamiche di team

Sono i più “leggeri” e informali: permettono di osservare comportamenti spontanei, spesso in team. Perfetti per attività di team building, meno adatti per decisioni HR formali.

Come scegliere (davvero) il GBA giusto

1. Allinea obiettivo ↔ costrutto

  • Cosa vuoi misurare? (es. pensiero critico, collaborazione, stress tolerance).
  • In quale situazione accade sul lavoro? (tempo, rumore, conflitti, priorità).

2. Pretendi evidenze di misura

  • Manuale tecnico con validità, affidabilità, norme sulla tua popolazione.
  • Evita “giochi bellissimi” senza metriche trasparenti.

3. UX conta (ma non sostituisce la scienza)

  • Interfaccia chiara, feedback, durata contenuta = più completamenti e dati più puliti.

4. Adattabilità e personalizzazione

  • Difficoltà dinamica, scenari aderenti al linguaggio del ruolo.

5. Integrazione e scalabilità

  • ATS/HRIS, report leggibili dai manager, comparazioni longitudinali.
Tavola disegno 11 SKIMUP La piattaforma di Assessment e Formazione Elearning Insight
Quando ogni tipologia brilla (e quando no) Cognitive → + veloci, + oggettivi ma poco “vicini al lavoro”. Behavioural/EI → + insight su teamwork/leadership ma scoring più complesso. Scenario/SJT → + predittivi del comportamento ma design time-consuming. Simulation → + aderenza a processi reali ma maggiori costi.  

Come orientarsi nella scelta

Ogni tipologia di game-based assessment risponde a bisogni diversi: i cognitive games sono rapidi, gli scenario-based predicono i comportamenti, le simulazioni portano realismo.
E se l’obiettivo è aumentare l’engagement, i formati gamificati possono dare un supporto in più.

Combinare più approcci nello stesso percorso permette al GBA di diventare non solo uno strumento di selezione, ma anche un’occasione di apprendimento e sviluppo per chi partecipa, di ottenere valutazioni più complete e trasformare l’assessment in un’esperienza anche di apprendimento.

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