Inizia da qui, non da un corso
Formare o non formare il team? È una delle domande più frequenti nelle PMI che vogliono crescere.
Ma è anche una delle più fraintese.
Spesso la risposta arriva per impulso: si cerca un corso online, un formatore esterno, una piattaforma.
Ma è il momento giusto? Serve davvero? E soprattutto: a chi?
C’è una domanda, ancora più importante, da farsi prima: di cosa ha davvero bisogno il mio team oggi?
Capirlo può farti risparmiare tempo, budget e.… parecchia frustrazione.
Noi ci siamo fatti guidare dalla nostra esperienza e dalle ricerche dei maggiori player nel campo del Digital learning per elaborare un approccio concreto e accessibile.
Una guida pensata per PMI che vogliono agire bene, con metodo e senza complicazioni.
PMI ≠ grandi aziende: perché serve un approccio diverso
Se hai letto articoli sulla valutazione delle competenze, forse ti sei sentito fuori posto.
Piani triennali, software aziendali, processi HR strutturati…
Molte di queste soluzioni funzionano in aziende grandi, ma non sono pensate per le PMI. E rischiano di far perdere tempo, risorse e attenzione.
In una PMI, la realtà è diversa:
- i team sono piccoli,
- le persone fanno più ruoli,
- il tempo è poco,
- ogni decisione ha un impatto diretto sul business.
FATTORI CHIAVE | PMI | Grandi aziende |
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Obiettivo formazione | Sviluppo operativo, adattabilità immediata | Programmi di crescita verticale, compliance |
Modalità di valutazione | Conversazioni, feedback informale, osservazione diretta | Valutazioni annuali, metriche centralizzate |
Tempo e risorse | Limitati → servono soluzioni snelle | Team HR dedicati, budget formativi ampi |
Strumenti usati | Fogli condivisi, tool leggeri, verbalizzazione | LMS, sistemi HRIS, reportistica complessa |
Per questo è fondamentale scegliere un approccio di valutazione e formazione che sia calibrato sul tuo contesto.
Perché partire dalla valutazione delle competenze
Quando si parla di formazione aziendale, il primo errore che molte PMI commettono è.… iniziare dalla fine.
Scegliere un corso prima di capire il reale bisogno è come comprare medicine prima della diagnosi.
Non serve formare di più, serve formare meglio. E per farlo, bisogna valutare.
Valutare le competenze del team non è un lusso da grandi aziende. È una scelta strategica che ti permette di:
- individuare punti di forza e aree di miglioramento reali,
- assegnare risorse dove servono davvero,
- far sentire ascoltate e coinvolte le persone.
Secondo un report McKinsey, le PMI ad alte performance sono quelle che identificano rapidamente i propri gap di competenze e agiscono in modo mirato.
Qui trovi l’articolo completo .
![]() Valutare non è “giudicare” |
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È capire cosa serve, dove sei, e come vuoi crescere. Nelle PMI, ogni errore formativo pesa: per questo è fondamentale partire da una mappa, anche minimale. |
Cosa significa “valutare” oggi (e farlo in modo leggero)
Dimentica i test rigidi e le piattaforme complesse.
Nel contesto delle PMI, valutare le competenze può (e deve) essere un processo snello, centrato su persone vere, non solo su numeri.
Ecco alcuni elementi da osservare:
- Competenze tecniche e operative
- Soft skill e attitudini relazionali
- Capacità di collaborare, adattarsi, risolvere
- Allineamento agli obiettivi aziendali
Molte imprese iniziano semplicemente con:
- feedback a 360° tra colleghi,
- mini-form di auto-valutazione,
- colloqui 1:1 guidati con 2–3 domande strategiche.
![]() Non serve una piattaforma per ascoltare |
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Secondo HBR, le PMI più resilienti sono quelle che sanno “adattarsi sulla base dei feedback, non solo dell’istinto”. Anche una conversazione può essere un dato prezioso, se fatta con metodo. Se ne parla in questo articolo |
Come valutare in pratica (senza perdere tempo o soldi)
Ecco una mini guida per iniziare subito, senza budget o strumenti complessi:
Definisci i tuoi obiettivi
Usa criteri SMART: specifici, misurabili, realistici.
Osserva e ascolta
Organizza brevi check-in (30 min) e chiedi:
- Dove ti senti forte nel tuo ruolo?
- Dove pensi di poter crescere?
- Cosa ti aiuterebbe oggi?
Mappa e documenta
Crea un documento visivo (es. tabella) che colleghi ruoli e aree di miglioramento.
Non servono KPI complicati: basta una lettura chiara e condivisibile.
![]() La valutazione è utile se diventa azione. |
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Non servono decine di dati: servono segnali chiari su cui basare scelte concrete. Un assessment agile può bastare per evitare scelte sbagliate (o inutili). |
Come usare l’assessment per decidere meglio
Una volta raccolti dati e osservazioni, cosa puoi farne?
- Decidere chi ha bisogno di formazione, e su cosa
- Capire se serve formare o piuttosto ridefinire un processo
- Coinvolgere le persone in un piano condiviso di crescita
Non tutto si risolve con un corso. A volte la soluzione è una ridefinizione dei ruoli, un nuovo affiancamento interno, o un feedback più costante.
E dopo l’assessment? Il valore del follow-up
Molte PMI fanno l’errore di valutare una volta sola.
Ma il valore si crea nel tempo, con piccoli follow-up.
Ecco cosa puoi fare:
- Check-in periodici ogni 4–6 settimane
- Aggiornamento del “profilo di competenze” del team
- Micro-piani di sviluppo personalizzati
- Occasioni di microlearning e confronto continuo.
L’obiettivo non è il controllo, ma la crescita visibile e sostenibile.
Il follow-up non è una verifica occasionale, ma una pratica di adattamento ciclico, che permette di leggere l’andamento reale e di intervenire in modo mirato.
Se vuoi capire come applicare questi principi in modo concreto, in SKIMUP abbiamo raccolto esempi e strumenti che mostrano come farlo in una PMI come la tua. Scopri casi ed esempi pratici nel blog → |
Una nuova cultura, accessibile a tutte le PMI
Formare il team non è un obbligo. È una scelta.
E ogni scelta è migliore se parte da una valutazione sincera, leggera, condivisa.
Non servono strumenti sofisticati. Serve osservare, chiedere, ascoltare, mappare.
Questo è il primo passo per creare una cultura della crescita dentro la tua PMI, partendo da ciò che già hai: le persone.